Nel mio piccolo ho sempre fatto volontariato, nonostante non facessi parte di associazioni in particolare. Ho aiutato per diverso tempo una mia vicina di casa per la spesa o altre piccole cose.

 

La prima volta con un’associazione è durata 6 anni con Nez Rouge Ticino, esperienza che mi ha veramente cambiato la prospettiva del volontariato in genere.

 

Ho fatto per tutta la vita l’impiegata contabile, quindi dopo la pensione la mia collocazione in Pro Senectute relativa al servizio fiduciario è stata quasi automatica e di conseguenza anche la nuova sezione delle dichiarazioni di imposta mi hanno vista impegnata.

 

Ho conosciuto la Fondazione Pro Senectute attraverso la RSI grazie ad un appello di una responsabile che argomentava sulla mancanza di volontari e la costante ricerca di persone che mettessero a disposizione il proprio tempo.

 

Ho iniziato con un accompagnamento per la spesa settimanale di una dolcissima signora 92enne per alcuni mesi, poi la figlia è subentrata in questo genere di aiuto. Sento ancora la signora di tanto in tanto ed è sempre un piacere parlare con lei.

 

Ora come detto mi occupo principalmente di sostegno amministrativo con un utente ultrasettantenne al quale preparo i pagamenti mensilmente, lo accompagno alla posta e diciamo gli faccio una sorta di contabilità tenendo ordinati i suoi documenti.

 

Da quest’anno Pro Senectute si occupa pure dell’allestimento delle dichiarazioni fiscali e logicamente mi ci sono buttata a capo fitto, trattandosi di una branca specifica della mia attività professionale.

 

Da pochi mesi sono diventata nonna, ma trovo il tempo da dedicare alla Fondazione con molto piacere e gratitudine. Il volontariato mi ha fatto capire che è più importante dare, perché quello che si riceve in cambio e mille volte superiore.

 

Paola, Volontaria Pro Senectute